Buona parte dei professional golfer che si guadagnano da vivere nei tour ha cominciato presto. L’età media dei partecipanti al PGA Tour è 35 anni, mentre l’età media dei vincitori degli eventi è addirittura 32 anni. Insomma, il Professional medio ha iniziato a giocare intorno agli 8 anni, è passato professionista intorno ai 20, ha cominciato a vincere prima dei 30 o poco oltre.
Questo articolo è dedicato a quattro eccezioni.
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Thongchai Jaidee
Thongchai Jaidee inizia a vincere nel 2000, circa un anno dopo essere diventato professionista. Le sue vittorie si concentrano in eventi dell’Asian Tour e dell’European Tour, queste ultime a partire dalla fine degli anni 2000. Sarebbe una storia come tante, non fosse che Thongchai nasce nel 1969 e diventa un professional golfer nel 1999, a 30 anni compiuti.
L’uomo è un “late bloomer” del golfer a 360°: comincia a giocare a 16 anni, quando tanti altri campioni stavano avviando le loro carriere. Qualche anno dopo, si arruola nell’esercito e appende la sacca al chiodo per dieci anni. Una volta tornato a casa, riprende a giocare e colma decine di anni di ritardo rispetto ai suoi avversari.
Larry Nelson
Quando si parla di pro golfer che hanno iniziato tardi, il nome di Larry Nelson è il primo a saltare fuori. Per sua stessa ammissione, Larry non nutre il minimo interesse per il golf né da bambino né da adolescente. In lui, il fuoco sacro del golf non si anima fino ai 21 anni, di ritorno dalla guerra del Vietnam.
Non ci sarebbe niente di strano, di per sé: tante persone scoprono il golf a 20, 30, 40 anni, anche dopo eventi traumatici. Non ci sarebbe niente di strano, non stessimo parlando di un uomo che partecipa agli eventi del PGA Tour per 25 anni. Larry riesce infatti a fare l’impossibile, diventando un professional golfer a 24 anni, 3 anni dopo aver cominciato a giocare.
Ken Tanigawa
La storia di Ken Tanigawa è un po’ più ingarbugliata. L’uomo comincia a giocare da bambino e passa professionista a 23 anni, quindi nella media. A questo punto la sua carriera prosegue per circa 6 anni, soprattutto negli eventi del Japan Golf Tour. Poi nel 1996 lascia il professionismo ed entra nell’azienda di famiglia.
Per un po’, Ken sembra dimenticare il golf: l’azienda va bene, nel mentre si è sposato e ha due figli. A più di 40 anni, però, ricompare il fantasma del golf. L’uomo si iscrive a un golf club della zona, riprende a giocare e toglie un po’ di ruggine dal suo swing. Ritrova il gusto del gioco e nel 2014, a ben 45 anni, vince il suo primo torneo da amateur.
Nel 2018, a quasi 50 anni, Ken Tanigawa passa professionista per la seconda volta.
Jay Sigel
A onor del vero, Jay Sigel gioca a golf da tutta la sua vita. Come tanti altri, inizia da bambino e continua da adolescente. Durante il college, sta prendendo in considerazione la carriera da professional golfer, finché un incidente non si mette tra lui e il suo sogno. Jay si mette quindi l’anima in pace, costruendosi una carriera da consulente finanziario.
Dopo essersi ripreso dall’incidente, Jay riprende a giocare come amateur. Tra gli anni ‘70 e ‘80, diventa uno dei migliori negli Stati Uniti e nel 1983 vince lo U.S. Amateur e lo U.S. Mid-Amateur nello stesso anno. Nel 1993, dopo vent’anni di vittorie e una carriera ormai al tramonto, Jay Sigel diventa finalmente un professional golfer. Ha 50 anni.
Queste sono le storie di chi, per un motivo o per l’altro, ha seguito la via del golf tardi. Sono eccezioni alla regola, è vero, ma dimostrano che forse è proprio vero: nella vita, tutto è possibile.
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