Bill Murray, il caddie che acchiappa i fantasmi

Quando si parla di commedia americana, Bill Murray è uno dei primi nomi che vengono in mente. I (non più) ragazzi degli anni ‘80 lo ricordano soprattutto nei panni del Dott. Peter Venkman, acchiappafantasmi. I golf addict, invece, pensano subito al suo Carl Spackler di “Palla da Golf”.

Ebbene, il secondo ruolo è forse quello più vicino alla vera storia di Bill Murray. Il maestro della commedia è infatti non solo un golf addict, ma anche un ex caddie. E, in un certo senso, “Palla da Golf” è la sua storia.

Quelle estati all’Indian Hill Club…

Nel 2015, Bill Murray e i suoi quattro fratelli sono entrati ufficialmente nella “Caddie Hall of Fame” della Western Golf Association. L’associazione si propone di promuovere la figura del caddie in tanti modi, uno dei quali è premiare le figure di spicco che portano avanti quegli stessi valori. Chi meglio dei fratelli Murray, quindi, che conoscono fin troppo bene gioie e dolori di questo lavoro?

Quando era ragazzino, Bill trascorreva buona parte dell’estate in un golf club di Winnetka, in Illinois, in compagnia dei suoi fratelli. I cinque ragazzi non erano lì per fare vacanza, ma per servire gli ospiti del club nel ruolo di caddie. Si trattava di una specie di tradizione di famiglia, dato che anche il padre aveva passato lunghe estati lavorando come caddie presso l’Edgewater Golf Club di Chicago.

Forse non ci sono grandi storie da raccontare su quelle estati all’Indian Hill Club di Winnetka: Bill e i fratelli erano solo dei ragazzini ed erano lì per lavorare, in fondo. È difficile che abbiano vissuto chissà quali grandi avventure da romanzo. Eppure, quell’esperienza dev’essere stata decisiva per la crescita di tutti e cinque, se continuano ad amare il golf e a promuovere la figura del caddie in tutti i modi.

Questo emerge in particolare dalla filmografia di Bill Murray.

“Palla da golf” è una storia vera (più o meno)

E se ti dicessimo che la celeberrima commedia “Palla da golf” è una storia vera? Va bene, forse non proprio “vera” nel senso letterale del termine. Diciamo che è la rilettura romanzata di una storia vera, ovvero quella di uno dei fratelli maggiori di Bill Murray, Ed Murray.

Nel caso non l’avessi visto, il film racconta le avventure surreali che si succedono tra i green del Bushwood Country Club. Al centro di queste c’è Danny Noonan, che lavora come caddie per raccogliere i soldi necessari per iscriversi al college. Tra un cliente e l’altro, il giovane cerca di guadagnare il favore del co-fondatore del club, così da accedere a un programma di scholarship per caddie.

Sullo sfondo, il giardiniere nevrotico Carl Spackler cerca di uccidere la talpa che sta rovinando tutta l’erba.

Questa è la vera storia di Ed Murray, così come la vide il fratello Brian Doyle-Murray, autore della sceneggiatura. Al netto di talpe fin troppo furbe, campioni in erba svampiti, arricchiti, barche che affondano, ovviamente. Eppure, c’è da scommettere che anche le situazioni più assurde hanno un fondo di verità, dato che tutti i personaggi dell’opera sono ispirati a persone reali.

Sempre e comunque dalla parte dei caddie

“Palla da golf” riflette lo spirito delle estati da caddie di Bill Murray e fratelli, anche se si permette qualche licenza sui fatti. “Loopers: The Caddie’s Long Walk” si propone di rimediare a questa piccola mancanza, partendo dalle storie vere di un gruppo di caddie irlandesi e arrivando alle interviste dei caddie dei grandi campioni.

Chi meglio di Bill Murray per fare da voce narrante di queste storie incredibili?

Tra una storia e l’altra, Bill racconta anche la sua esperienza come caddie e di come l’ha aiutato a crescere. Soprattutto, fa un ritratto emozionante di quelli che sono molto di più che semplici portaborse. Indipendentemente dal fatto che siano anche acchiappafantasmi oppure no.


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