Clint Eastwood: anche i cowboy giocano a golf

Le cose più note di Clint Eastwood? L’ampio ventaglio di espressioni (con cappello e senza cappello) e l’amore per il golf. L’ormai leggendario attore e regista è infatti un golf addict fin da quando era ragazzino di Oakland. A 12 o 13 anni iniziò a lavorare come caddie e fu un colpo di fulmine.

Siamo però sicuri che la passione non si sia spenta, dopo tutti questi anni?

Pebble Beach, un investimento d’amore

Nel 2010, il National Geographic inserì il campo da golf di Pebble Beach tra i 10 campi da golf più belli del mondo. In fondo, come non innamorarti della splendida vista sull’Oceano Pacifico che si gode dalla penisola di Monterey? Quando ti prepari a colpire dalla buca 7, il pericolo maggiore sono le onde che si schiantano contro la scogliera, a pochi metri da te. Con così tanta bellezza a portata di mano, infatti, basta un attimo per distrarti e sbagliare a colpire.

Clint Eastwood visitò per la prima volta Pebble Beach di ritorno dalla Corea, quando aveva appena 21 anni e giocava a golf piuttosto male. L’unica cosa che riusciva a fare era guardarsi intorno, per dissetarsi in quel meraviglioso panorama fatto di terra e mare. Quello e colpire la pallina il più forte possibile, con risultati piuttosto discutibili.

Nonostante la bellezza del posto, negli anni ‘90 Pebble Beach cominciò ad avere qualche problema. Nel 1990, la Twentieth Century-Fox che la possedeva la vendette al giapponese Minoru Isutani. Il business-man la vendette a propria volta pochi anni dopo e la proprietà cominciò a cambiare mano. Finché non intervenne Clint Eastwood.

In un’intervista, l’attore e regista affermò di aver comprato Pebble Beach non solo per i soldi, ma soprattutto per salvaguardare quella meraviglia. Perché certi campi da golf sono “come una sceneggiatura scritta bene: è qualcosa di meraviglioso; cerchiamo di non rovinare tutto.”

Per piacere e per soldi (da donare)

Sempre in un’intervista, Clint Eastwood ha affermato di essere stato fortunato perché “il golf è stato molto buono con me e spero di esserlo stato altrettanto.” Si riferisce alle tante cose buone fatte negli anni per e grazie al golf, sia per le comunità che sopravvivono grazie a Pebble Beach sia per le associazioni benefiche cui ha dato una mano.

Molti avrebbero visto Pebble Beach solo come un investimento economico, il che è stato vero solo in parte per Clint Eastwood. Secondo lui, vale la pena investire solo in ciò che si ama. Ecco perché ha sempre speso tanti soldi e tante energie nel golf in generale e in Pebble Beach in particolare. Ed ecco perché non si è mai limitato a contare i soldi degli incassi.

Il campo da golf fa ogni anno da cornice per un torneo Pro-Am organizzato dal PGA Tour. Il torneo esiste da prima che entrasse in gioco Clint Eastwood, che però si è sempre speso affinché sopravvivesse e prosperasse. Anche partecipando.

Il 2019 è stato un anno particolarmente agguerrito per il Pro-Am, dato che ha visto Clint Eastwood a capo di un team e Bill Murray a capo dell’altro team. I due campioni del cinema si sono battuti senza esclusione di colpi in nome di un premio di 100.000 dollari, tutti da devolvere a un’organizzazione no-profit a scelta.

Alla fine ha vinto il team di Bill Murray, ma siamo sicuri che importi davvero?

Quando ti innamori, è per sempre

Ormai Clint Eastwood ha 90 anni e deve fare i conti con gli inevitabili acciacchi dell’età. Non gioca più quanto una volta, anche se non ha mai smesso. Qualche volta si concede un paio di buche, giusto per togliere la cenere dalla brace e far scoppiettare ancora una volta la passione per il gioco.

Perché si sa: certi amori sono per sempre.


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