Gli scozzesi hanno inventato il golf che conosciamo

Quando gli storici parlano delle origini prime del golf, c’è il serio rischio che finisca in rissa. Le idee in proposito sono infatti tante, le prove sono pochine e il tutto crea una gran confusione.

Una delle idee più accreditate è che la prima versione del golf risalga al 1200, in Olanda. C’è però chi fa notare che i cinesi giocavano uno sport simile nel 1000 a.C. Qualcuno tira in mezzo addirittura gli antichi romani. Per fortuna, le origini del golf moderno sono molto più chiare: il nostro golf nasce intorno al 1400 in Scozia. Qual è la sua storia?

Cos’era il golf prima del golf?

Come accennato sopra, nel 1400 gli scozzesi si ispirano a uno o più sport già esistenti. Nello specifico, pare che tutto abbia inizio con un gioco detto “cambuca” o “kolf”, dal nome della mazza usata. Nel 1200, è un gioco popolarissimo nelle Fiandre, in Olanda e in parte della Francia. È anche uno sport abbastanza diverso da quello che conosciamo.

Partiamo dalle cose che sono rimaste uguali: mazza, pallina, obiettivo da raggiungere. Basta. I giocatori segnano un bersaglio, che può essere una buca o una porta o un cesto. A questo punto colpiscono la palla con la mazza, cercando di raggiungere il bersaglio in meno tiri possibili. Hanno a disposizione tre tiri a turno, dopodiché un avversario può cercare di colpire la palla nella direzione opposta. Insomma, in questa fase abbiamo una fusione tra il nostro golf e l’hockey.

Secondo alcuni storici, nel 1421 gli scozzesi combattono accanto ai francesi nella battaglia di Baugè. In questa occasione, i soldati scoprono il “kolf” e se ne innamorano. Nel giro di qualche anno, il nuovo kolf è così popolare da provocare problemi di ordine pubblico in tutta la Scozia. È così che – probabilmente – nasce il gol che conosciamo.

Qual è il campo da golf più antico?

Quando diciamo che il golf diventa popolare in Scozia, non intendiamo popolare come il calcio in Italia o il football negli Stati Uniti. Parliamo di un amore sconfinato, che provoca problemi di ordine pubblico. Soprattutto all’inizio, la gente gioca infatti per strada, in qualsiasi momento libero. Le palline volano ovunque, provocano danni a cose e persone. Invece di prepararsi alla guerra, i soldati giocano.

Un disastro.

È evidente: serve un posto nel quale giocare senza fare danni. Serve un campo da golf, insomma. Di nuovo, gli storici sono incerti su quale sia il campo da golf più antico. A contendersi il titolo ci sono Musselburgh e St Andrews, ma i più propendono per quest’ultimo.

Il primo documento che attesta la nascita dell’Old Course di St Andrews risale al 1552. Trattasi di un’autorizzazione a usare il campo per allevare conigli e per giocare a golf. I giocatori decidono quindi di sistemare una serie di buche in giro per la proprietà, in modo da creare un percorso. Il numero delle buche aumenta e diminuisce nel corso degli anni, finché nel 1764 non si arriva a 18 buche. Da allora il numero è rimasto quello ed è diventato uno standard per tutti i campi.

La storia di Musselburgh è meno documentata. Abbiamo un documento che certifica la sua esistenza nel 1672, designandolo come uno dei più antichi campi da golf al mondo. Prima di questa data, è tutto molto incerto. Si dice che Maria Stuarda vi abbia giocato nel 1567, ma non ci sono prove.

Il caddie? Un’idea di Maria Stuarda

Si può dire con sicurezza che gli scozzesi abbiano definito il golf contemporaneo in tanti modi: hanno sostituito le porte con delle buche; hanno ridotto le dimensioni della pallina; hanno definito il numero standard di buche. Tra le tante cose, hanno anche creato la figura del caddie. Per essere più precisi, il merito va a Maria Stuarda, regina di Scozia e golf addict.

La regina si sposa giovanissima con il re di Francia Francesco II, dal quale impara a giocare a golf. Nel 1960 rimane vedova, nel 1965 si risposa e nel 1967 rimane vedova di nuovo. È a questo punto che scandalizza tutti interrompendo il lutto per andarsi a fare una partitina a golf. Una partitina lunga una settimana. In compagnia di quello che sarebbe diventato il suo terzo marito.

Durante le sue partite, Maria Stuarda si fa aiutare da un giovane servitore, un “cadet”. Da qui potrebbe derivare la parola “caddie”, che sarebbe l’abbreviazione inglesizzata.


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