Il Congressional Country Club, il club della CIA

Continuiamo in nostro viaggio tra i golf club più esclusivi del mondo, quelli nei quali solo i più fortunati (o coloro con le conoscenze migliori) possono sperare di giocare. Questa volta è il turno del Congressional Country Club, ovvero il club più apprezzato dai politici statunitensi. E dalla CIA.

Il primo golf club costruito grazie al crowdfunding

Non parliamo del crowdfunding come lo intendiamo oggi, è ovvio: qualcosa del genere sarebbe stato impossibile, nel 1921. Ciononostante, il Congressional Contry Club nasce grazie a un meccanismo molto simile, anche se per forza di cose più limitato.

Siamo agli inizi degli anni ‘20 del ‘900 e il golf sta diventando sempre più popolare, negli Stati Uniti. Forse fin troppo popolare. I membri del Congresso Oscar E. Bland e O.R. Luhring cominciano a sentire il peso di questa popolarità ingombrante. Di fatto, non esiste un solo club esclusivo dedicato solo a politici, industriali, membri importanti della società.

È tempo di rimediare, ma come?

I due si rivolgono a Herbert Hoover, il Segretario del Dipartimento del Commercio del tempo. Da bravo uomo d’affari, Hoover ha l’idea che sta alla base dei progetti di crowdfunding contemporanei: portare il progetto all’attenzione del target e, in cambio di un contributo economico, promettere l’accesso anticipato al prodotto/servizio. Nello specifico, i tre propongono una membership a vita a qualunque membro del Congresso o imprenditore doni $1.000 sulla fiducia.

In pochi mesi, i tre uomini riescono a raccogliere i soldi necessari e il progetto parte.

Ingresso per i soli membri del Congresso (o quasi)

Tra i partecipanti al crowdfunding ante litteram ci sono personaggi di spicco come:

John D. Rockefeller, uno degli uomini più ricchi di tutti i tempi;

Walter Chrysler, industriale fondatore della casa automobilistica omonima;

William Randolph Hearst, il politico e giornalista la cui storia ispirò “Quarto potere”;

Bernard B. Baruch, Lupo Solitario di Wall Street e futuro consigliere del presidente Franklin D. Roosevelt.

Il club viene inaugurato il 23 maggio 1924 con un evento speciale, cui partecipano tutte le personalità più di spicco della nazione. La cena di gala conta circa 7.000 invitati, tra politici e personalità del mondo imprenditoriale americano.

Dopo l’apertura, il ventaglio di membri eccellenti del club si apre ancora di più. Non solo membri del Congresso, ma addirittura presidenti degli Stati Uniti. Nel corso degli anni il Congressional Country Club vede passare i presidenti Coolidge, Hoover, Taft, Eisenhower, Bush padre e figlio, Clinton, Obama.

E la CIA, ovviamente.

Il disastr della Grande Depressione

Cosa c’entra la CIA con un golf club esclusivo? Per scoprirlo bisogna fare un salto nel periodo della Grande Depressione, quando tutto sembra perduto per gli statunitensi e per il Congressional Contry Club.

Nel 1929 si verifica il disastroso crollo della Borsa valori di New York, che dà il via a uno dei più grandi disastri economici di tutti i tempi. Il club non ha compiuto ancora dieci anni e rischia già di morire, schiacciato dalla crisi.

Eppure, in qualche modo, il Congressional Contry Club riesce a restare a galla per tutto il decennio che segue. Finché non arriva la Seconda Guerra Mondiale che, invece di dare il colpo di grazia al club, lo salva definitivamente.

Anche la CIA calca i campi da golf. A modo suo

Siamo nel 1943 e l’Ufficio dei Servizi Strategici sta preparando un gruppo di forze speciali, la futura CIA. C’è solo un problema: manca un posto dove far addestrare gli uomini. Serve un posto abbastanza ampio, isolato, dove si possano riprodurre le dinamiche del campo di battaglia. Serve anche che il posto sia controllato da persone fidate, che abbiano a cuore le sorti degli Stati Uniti.

Persone come i membri del Congresso, ad esempio.

Il capo della futura CIA William Donovan contatta il management del Congressional per una proposta fin troppo allettante, date le condizioni del club: $4.000 al mese per rendere il campo da golf un campo di battaglia, nel senso più letterale del termine. La ristrutturazione sarà sempre a carico della CIA.

Guardando i campi del Congressional oggi, è impossibile vedere i crateri lasciati dalle granate e i segni dei mortai. Pare che i $200.000 dollari di ristrutturazione siano stati spesi proprio bene. Eppure, ogni novembre un gruppetto di vecchie spie della CIA si ritrova al Congressional Contry Club per un meeting annuale e la raccomandazione è sempre la stessa:

Per favore, non fate saltare in aria niente.”


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