La storia del campo da golf di Muirfield va a braccetto con quella della Honourable Company of Edinburgh Golfers, una delle associazioni di golfisti più antiche di cui abbiamo testimonianza. I verdi prati di Muirfield sono stati infatti l’ultima tappa di un viaggio incredibile, durato più di un secolo.
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Golfisti e gentiluomini
Edimburgo, anno 1744. Un gruppo di golf addict ha l’abitudine di trovarsi per giocare a Leith, un borgo a nord di Edimburgo. Si fanno chiamare i Gentlemen Golfers of Leith, ovvero i Golfisti Gentiluomini di Leith, e sono uno dei tanti gruppi di appassionati che si possono incrociare nei campi scozzesi. La storia prende però una piega diversa, per loro.
Sfidarsi tra amici è divertente. Se però aprissero la sfida anche ad altri? Sembra proprio una buona idea, una di quelle da proporre anche all’amministrazione di Edimburgo. In effetti, l’idea è così buona che l’amministrazione la approva. A un patto: la città metterà in palio un driver in argento, ma l’associazione deve stilare una lista di regole chiare e precise per la gara.
Fino a questo momento, il gruppo di amici è sempre stato solo questo: un gruppo di amici che si trova fuori città per dare due colpi a una pallina. Adesso però sono un’associazione ufficiale e devono ammantare di ufficialità anche le loro gare. Mettono quindi giù una lista di 13 articoli che riassumano le regole del loro gioco, quindi lo presentano all’amministrazione cittadina.
Siamo nel 1744, ad Edimburgo, e i golfisti gentiluomini di Leith stilano il primo regolamento ufficiale del golf.
Un pellegrinaggio lungo cent’anni e più
L’importanza storica del Gentlemen Golfers of Leith è innegabile, specie perché il gruppo rimarrà un punto fermo nelle stesure successive del regolamento del gioco. Ciononostante, i nostri gentiluomini – diventati nel mentre The Honourable Company of Edinburgh Golfers – si trovano a vagare per anni da un campo da golf all’altro.
Sulle prime, il gruppetto continua a giocare sui link di Leith senza darsi troppa pena. Nel 1768 hanno costruito una bella golf house poco lontano dai campi. Pian piano, però, il gioco comincia ad un po’ troppo successo: nel 1830, i link di Leith sono sovraffollati, quasi impraticabili.
Alcuni membri della compagnia si spostano nei link di Musselburgh, lungo la costa; usano la zona anche per le corse di cavalli. Poco importa, dato che continuano a trovarsi nella club house di Leith, il loro punto fermo. Fino al 1833, quanto meno. La gestione delle quote associative si rivela un po’ troppo “creativa”, costringendo l’associazione a vendere la propria sede. I membri della compagnia devono lasciare i loro ferri sotto le tribune dell’ippodromo che li ospita.
Finalmente, nel 1868The Honourable Company of Edinburgh Golfers riesce a ricostruire la club house, questa volta a Musselburgh. Per giocare si trovano nei link della città. Loro e altri golf club della zona.
La situazione inizia ad essere insostenibile.
Muirfield, la casa de “The Honourable Company of Edinburgh Golfers”
Non sappiamo se Muirfield sia uno dei campi da golf più belli al mondo. È stato sicuramente uno dei più desiderati e sospirati.
Nel 1891, la compagnia compra il proprio spazio privato: basta con i ferri che spariscono, rubati da chissà chi; basta con le litigate sui link sovraffollati; basta con le prese in giro degli altri club. Finalmente, The Honourable Company of Edinburgh Golfers avrà il proprio campo da golf. Campo da golf che per il momento è la pista di un ippodromo, fa notare qualche malalingua.
Tom Morris disegna il nuovo campo da golf e, dopo quasi un secolo e mezzo di pellegrinaggi, i nostri gentiluomini hanno un posto dove giocare. C’è di più: il campo può ospitare anche The Open Championship, torneo che ormai inizia ad acquistare un certo peso. Certo, le critiche non mancano, ma poco male: dopo ogni critica, i golfisti gentiluomini migliorano il loro amato e sospirato campo da golf.
Nel corso degli anni, Muirfield è cresciuto ed è cambiato tante volte. Il risultato è un campo da golf particolare per i nostri canoni, essendo composto da due anelli concentrici di nove buche. L’anello esterno va in senso orario, quello interno in senso antiorario. In questo modo, il vento ti colpisce da tutte le direzioni, mentre passi da una buca all’altra ammirando il paesaggio mozzafiato e qualche volta un po’ surreale. Proprio come la storia del posto.
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