Il golf è disciplina, passione e tecnica, soprattutto. Senza tecnica, non si va da nessuna parte. Eppure, qualche golfista pare non essere del tutto d’accordo. In questo articolo vedremo infatti alcuni degli swing più bizzarri del golf amatoriale e professionale. Inaspettatamente, alcuni di questi potrebbero perfino non essere così male.
Nel dubbio, però, ti sconsigliamo di imitarli.
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Lo swing a 360° di John Daly
La potenza dei colpi di John Daly è diventata leggenda, così come il suo bizzarro swing, che farebbe inorridire qualsiasi insegnante. Daly solleva la mazza ben oltre la testa, facendole fare un giro di quasi 360°. Ciò rende ciascun colpo meno preciso, in teoria, ma anche molto più forte e veloce. Attenzione, però: lo strano swing di Daly non nasce per calcolo.
Quando era bambino, il piccolo Johnny aveva una mazza da golf più alta di lui. Ogni volta che cercava di eseguire uno swing, era costretto a portarla dietro la testa per evitare di toccare terra. Il padre avrebbe tanto voluto accorciarla, affinché imparasse a tenerla in modo normale, ma il piccolo era cocciuto.
Avanti veloce, Daly sarebbe abbastanza grande e alto da eseguire uno swing in modo normale. Ciononostante continua a colpire la pallina come più gli aggrada, contro l’opinione di sponsor e ortopedici. Considerando la bellissima vittoria al PGA Championship del 1991, quando era ancora uno sconosciuto, potrebbe non avere avuto del tutto torto.
Lo swing a puntate di Charles Barkley
Charles Barkley è stato uno dei più grandi cestisti di tutti i tempi, presente dal 2006 nella Basketball Hall of Fame. Purtroppo le sue doti di golfista non sono all’altezza di quelle di giocatore di basket. L’ex campione possiede infatti uno swing bizzarro e poco funzionale, nato per aver preso le istruzioni dell’insegnante un po’ troppo alla lettera.
Come saprai bene, lo swing è composto da quattro fasi: caricamento, discesa, impatto e finale. Ciascuna fase si caratterizza per movimenti e posizioni specifiche, tant’è che alcuni istruttori consigliano di provarli separatamente e a rallentatore. Il risultato finale, però, dovrebbe essere un movimento fluido e preciso. In teoria.
Charles Barkley esegue il caricamento, inizia la discesa e si blocca di scatto. A quel punto riprende la discesa dal punto in cui si è bloccato e chiude il movimento. A detta di tanti, il suo modo di giocare è qualcosa di mai visto.
È da capire se sia un complimento.
Lo swing del pescatore di Ho-Sung Choi
I golfisti sono gente seria e lo swing ne è la dimostrazione: un movimento elegante e fluido (se non ti chiami Charles Barkley), frutto di ore di allenamento. E poi c’è lo swing di Ho-Sung Choi, che sgambetta sul green senza vergogna.
I giornalisti l’hanno ribattezzato lo swing del pescatore, dato che somiglia al movimento con cui si lancia l’amo in acqua. Il caricamento inizia normalmente e anche la discesa è nella media. La fase davvero strana è quella finale, quando Choi alza la gamba e saltella all’indietro. Qualche volta si spinge fino a fare un mezzo giro su se stesso, simile a piccolo passo di danza.
Nonostante la chiusura coreografica, lo swing di Choi non è poi così terribile. Di fatto, la sua è quasi del tutto scena.
Lo swing a una sola mano di Morgan Freeman
Chiudiamo con uno swing strano per necessità. Nel 2008, Morgan Freeman ebbe un terribile incidente d’auto, in seguito al quale perse l’uso della mano sinistra. Al di là delle ovvie conseguenze sulla vita di tutti i giorni, la disabilità costrinse l’attore a rinunciare al golf. Per un po’.
Da grande golf addict quale è, Morgan Freeman non si fa certo fermare da una minuzia come una paralisi totale della mano. Che problema c’è? Tanto di mani ne abbiamo due e la destra funziona in maniera egregia.
Oggi l’attore continua a giocare a golf, a dispetto dell’età ormai avanzata e della paralisi. È costretto a eseguire lo swing con una mano sola, è vero, ma l’importante è essere sul green
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