Lo Yale Golf Course è considerato uno dei campi da golf universitari migliori al mondo; nel 2019, si è perfino aggiudicato il primo posto nella classifica Golfweek’s Best Campus Courses. Eppure, il Covid-19 lo ha colpito duramente, proprio come ha colpito duramente i campi da golf nel resto del mondo.
Dopo un periodo incredibilmente lungo di inattività, a settembre 2020 il campo ha riaperto con una sorpresa speciale per gli studenti.
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Una pausa lunga quasi un anno
Il campo da golf di Yale aveva chiuso a novembre 2019, a fine stagione. Sarebbe dovuto riaprire a marzo 2020; poche settimane prima dell’apertura prevista, il sovraintendente storico Scott Ramsay ha lasciato il posto. Due settimane dopo l’evento, già di per sé disastroso per l’organizzazione del campo, è esplosa l’emergenza Covid-19.
Lo Yale Golf Course è rimasto chiuso per 9 mesi.
Durante questo lasso di tempo, l’università ha ridotto lo staff e le ore dedicate alla manutenzione. Si è passati da 24 membri ad appena 2, responsabili per tutto il campo da golf. Ore totali di lavoro: 4 al giorno per tre mesi.
Si è trattata di una decisione figlia della pandemia e del distanziamento sociale, che però ha avuto conseguenze pesanti sulla salute del campo. A giugno 2020 hanno cominciato a girare foto di alberi sofferenti e di distese di erba bruciata dal sole, così diverse da quelle verdeggianti che lo Yale Golf Course vantava.
E adesso come sono le condizioni del campo?
Il weekend è dedicato al golf
Dopo mesi di pausa, il campo da golf ha riaperto a settembre 2020, sotto la guida del general manager Peter Palacios Jr. I suoi prati sono stati in condizioni decisamente migliori: la 10a la 13a buca hanno green temporanei e la 9a buca è chiusa per lavori, ma siamo lontani dalle condizioni apocalittiche di giugno.
La prima decisione di Palacios è stata rendere l’ingresso al campo gratis per gli studenti della Yale University, nel weekend. Il sabato e la domenica, tutti gli universitari possono concedersi un round su uno dei migliori campi da golf al mondo (quanto meno fino al 2019).
Il nuovo general manager ha due obiettivi:
- riportare lo Yale Golf Course agli antichi fasti, dopo il disastro causato dalla pausa forzata e dal calo di manutenzione;
- farlo riscoprire agli universitari che, pur passando buona parte delle proprie giornate poco lontano, sanno poco o niente del campo da golf.
L’iniziativa ha quindi lo scopo di ricucire una frattura nata ben prima del 2020, che però la pandemia non ha fatto altro che accentuare. Con il pretesto dei weekend gratis, Palacios spera di ripopolare il campo in questo periodo difficile e, allo stesso tempo, di far riscoprire la bellezza del golf a tanti ragazzi.
Quali sono le restrizioni da rispettare
La riapertura è riservata a chi ha la residenza in Connecticut, regola che vale anche per gli studenti. I residenti non possono portare ospiti residenti in altri stati, quindi la regola non è aggirabile in alcun modo. Inoltre, per registrarsi per il tee time bisogna avere un account sul sito dello Yale Golf Course.
Per giocare, bisogna obbligatoriamente registrarsi almeno 72 ore prima, mentre si può disdire fino a 24 ore prima. I giocatori sono pregati di presentarsi in orario, quindi massimo 10 minuti prima del tee time. Dato che la 9a buca è chiusa, il gioco parte dalla 10a.
Per il resto, le regole sono quelle valide in qualunque altro luogo pubblico: obbligo di indossare la mascherina; distanziamento di almeno 2 metri tra una persona e l’altra; obbligo di portare la propria attrezzatura da casa, dato che non sono disponibili set in affitto.
Alcune di queste regole sono scomode e restrittive, specie per gli statunitensi che vivono in un altro stato e speravano di approfittare della riapertura. Quanto meno, lo Yale Golf Course si sta in qualche modo riprendendo.
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