Se decidere chi sono i migliori golfisti al mondo è difficile, decidere chi è il miglior golfista immaginario è impossibile: pochi dati e riguardanti un periodo limitato. In ogni caso, può essere divertente fare una carrellata di questi campioni che, pur non essendo mai esistiti, ci sono rimasti nel cuore.
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Luke Chisholm, “Seven Days in Utopia”
Abbiamo parlato di “Seven Days in Utopia” in un articolo dedicato ai film sul golf. Luke è il protagonista del film, un giovane talentuoso che combina un disastro durante il suo primo torneo. Abbandonato dal padre abusivo che gli faceva anche da caddie, ritrova l’amore per il golf in una cittadina chiamata Utopia.
Luke è un golfista in gamba già dalle premesse: il disastro dal quale fugge avviene a un torneo del PGA Tour, il che non è da tutti. Una volta rimesso a bolla dal suo nuovo caddie/maestro di vita, torna a splendere e riesce a tenere testa perfino al campione del mondo.
Rannulph Junuh, “La leggenda di Bagger Vance”
Rannulph Junuh, protagonista di “La leggenda di Bagger Vance” è una promessa del golf distrutta dalla guerra. Di ritorno dalla Prima Guerra Mondiale, il ragazzo si dà all’alcol per dimenticare gli orrori visti sul campo di battaglia. La sacca da golf pare dimenticata.
Il ragazzo sembra ormai perso, ma un misterioso uomo di nome Bagger Vance corre in suo soccorso. Di nuovo, il caddie mandato dalla provvidenza rimette a bolla il giovane promettente. Alla fine, Junuh è in grado di tenere testa a due leggende del golf del primo ‘900, Bobby Jones e Walter Hagen.
Ty Webb, “Palla da golf”
Ty Webb è il cattivo della commedia “Palla da golf” e, in quanto antagonista, è destinato a perdere contro i nostri eroi. Eppure, è chiaramente un grande talento del golf.
Nella famosa scena “sii la palla”, che prende in giro un certo tipo di approccio zen al golf, Webb riesce a mandare la pallina quasi in buca colpendola con gli occhi bendati. Nel corso del film, dimostra più volte di essere un ottimo giocatore e che, con un minimo di impegno, potrebbe competere come Professional.
Purtroppo, Ty Webb è troppo arrogante e indisciplinato per seguire la strada del professionismo. Non per nulla è il cattivo del film.
Happy Gilmore, “Un tipo imprevedibile”
Happy Gilmore non è esattamente un esempio di tecnica raffinata, ecco. A dire il vero, non sarebbe nemmeno un golfista: all’inizio della storia, il ragazzo sogna di diventare un giocatore di hockey professionista. A causa di una serie di eventi fortuiti, Happy viene però notato dall’ex campione di golf Chubbs Peterson, che lo prende sotto la propria ala.
All’inizio del film, Happy non conosce nemmeno le regole del golf. In quanto protagonista del film, gode però del talento tipico di chi deve portare avanti la trama. Nello specifico, è in grado di colpire la palla così forte e con tale precisione da mandarla quasi sempre in buca con un colpo. Non male per un giocatore di hockey.
Sir Donald McDuck, “Saga di Paperon de’ Paperoni”
Sir Donald McDuck, avo del più famoso Paperon de’ Paperoni, merita una menzione speciale. Nella meravigliosa saga “The Life and Times of $crooge McDuck” (tradotta in italiano con un laconico “Saga di Paperon de’ Paperoni”), il fumettista Don Rosa racconta come Sir Donal avrebbe inventato il golf.
Nel prologo della storia “L’ultimo del Clan de’ Paperoni”, vediamo come il collerico Sir Donald McDuck avrebbe inventato sia il golf sia il lancio del caber nel 1440, colpendo una palla con un palo prima e lanciando il palo in preda alla rabbia dopo.
Il prologo è rimasto inedito per anni ed è stata pubblicato solo nel 2011, come appendice al resto della saga. Da recuperare.
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