Quali sono i campi da golf più belli d’Italia

Fare una classifica dei campi da golf più belli d’Italia significa scontentare qualcuno, lo sappiamo bene. Accanto a criteri obiettivi come la frequenza della manutenzione, infatti, ce ne sono altri troppo volatili per mettere davvero d’accordo tutti: l’originalità del percorso e le bellezze naturalistiche, ad esempio.

Per questo articolo abbiamo quindi deciso di appoggiarci a un’autorità nel mondo del golf, ovvero la rivista Golf Digest. Ogni due anni, il sito pubblica le liste dei migliori campi da golf in tutto il mondo, divisi paese per paese. Vediamo quali sono quelli italiani e per cosa si distinguono.

3. Pevero G.C., Porto Cervo, Olbia

Medaglia di bronzo al campo del Pevero Golf Club di Olbia, detto il campo “dei due Golfi”. Il percorso tocca infatti la Baia del Grande Pevero, nelle prime nove buche, e la Baia del Cala di Volpe, nelle ultime nove. Il risultato è un campo che offre sempre una vista mozzafiato, qualunque buca tu stia giocando. Nelle giornate particolarmente limpide, puoi addirittura intravedere la Corsica in lontananza.

Il campo è stato disegnato dagli architetti statunitensi Robert Trent Jones e Ron Kirby. I due hanno sfruttato in pieno gli ostacoli naturali dati dalla costa frastagliata. Nella prima metà del campo – in particolare nella 6a e la 7a buca – gli ostacoli principali sono costituiti da laghi e da una subdola conformazione del terreno. Dalla 9a buca in poi, le pendenze e le macchie verdi indistricabili diventano il vero nemico.

Il campo da golf del Pevero ha un altro ostacolo, non sempre presente ma pericolosissimo: il vento proveniente da nord. Quando inizia a soffiare il Maestrale, controllare le palline diventa un’impresa quasi impossibile per chiunque. La 13a buca, in particolare, è detta proprio “il Maestrale” ed è disegnata per non opporre alcun ostacolo al vento del nord.

2. Villa d’Este G.C., Montorfano, Como

Alcune classifiche lo collocano al primo posto e il perché è evidente: il campo da golf del Villa d’Este Golf Club è un capolavoro naturalistico. Incastonato in mezzo a un bosco di pini, castagne e betulle, offre scorci incredibili sia delle Prealpi sia del Lago di Montorfano. Il tutto nel pieno rispetto della natura, dato che il campo ha ottenuto la certificazione internazionale ambientale GEO per la gestione ecosostenibile.

Il campo è un piacere per gli occhi e una sfida per la mente, grazie ai tanti ostacoli naturali che lo punteggiano. Opera dell’architetto Peter Gannon, è lungo meno di 6 chilometri, suddivisi tra le classiche 18 buche. La 15a buca è la più lunga, con i suoi 400 metri e passa, nonché la più subdola: basta un secondo colpo che dà un po’ troppo verso sinistra, per finire in mezzo ai numerosi bunker in attesa.

L’alto livello di sfida del campo lo rese una delle scelte preferite per i primi Italian Open che, fino agli anni ‘70, si svolsero soprattutto qui.

1. Verdura Resort (Campo Est), Sicilia

Secondo la rivista, il percorso Est del Verdura Golf Resort è il miglior campo da golf in Italia. Si tratta di un campo composto da due anelli da 9 buche che, al bisogno, si possono combinare con quelle del percorso Ovest. In questo modo si crea un percorso del tutto nuovo e originale, com’è stato fatto in occasione del Sicilian Open nel 2012.

Il percorso è eccezionale anche senza doverlo amalgamare al fratello. Disegnato dall’architetto statunitense Kyle Phillips, vanta numerose buche dal design mozzafiato. Il terreno ondulato corre infatti lungo la spiaggia e in alcuni casi, come nella buca 9, corre su una striscia di terra in mezzo all’acqua. Il vero gioiello del campo è però la 6a buca, la più corta e anche la più spettacolare.


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