Cosa cercare in un campo da golf?

Cosa cercare in un campo da golf?

Il golf ha sempre sollevato qualche domanda sul suo rapporto con la natura, specie in questi ultimi anni. Dato il crescente interesse per l’ecologia e per la salute del pianeta, molte persone hanno iniziato a chiedersi se i campi da golf siano positivi per la salvaguardia del pianeta.

Una risposta sincera? Dipende.

Ci sono campi da golf che sono un vero e proprio disastro ambientale, mentre altri sono addirittura benefici per la flora e la fauna locali. Quali sono le discriminanti?

Quali sono le critiche ai campi da golf

Il problema principale dei campi da golf è stato menzionato nell’articolo sui campi più costosi al mondo: realizzare qualcosa del genere spesso significa rivoluzionare l’ambiente circostante. Per costruire Shadow Creek, ad esempio, è stato necessario cambiare il corso di interi fiumi. Senza contare poi le colline da spianare, quelle da creare, gli alberi da abbattere.

In sostanza, i campi da golf sono enormi monocolture, dove invece di piante commestibili si coltivano erba e qualche albero. Di conseguenza danneggiano la biodiversità della zona, qualche volta addirittura introducendo specie vegetali provenienti da altri paesi, con il rischio che prendano il sopravvento su quelle autoctone.

Quanto meno, il campo finito è una sorta di grande giardino all’aria aperta, no? Sì, ma anche qui possono esserci dei problemi.

Un campo da golf necessità di un’enorme manutenzione. In primo luogo, l’erba va innaffiata con costanza: bastano pochi giorni di siccità per rovinare intere aree. Inoltre va concimata e tagliata, affinché rimanga sempre dell’altezza giusta. Tutto questo implica un impiego enorme di risorse idriche ed energetiche. Secondo uno studio svedese, la manutenzione produce circa 29 tonnellate di carbonio all’anno. Per singolo ettaro.

Come i campi possono aiutare l’ambiente

Un disastro, insomma. Basta con il golf, quindi? In realtà la situazione non è proprio così nera: per alcuni versi, i campi da golf possono dimostrarsi addirittura benefici per l’ambiente circostante. Tutto sta nel modo in cui sono stati realizzati.

I campi da golf tradizionali, con grandi distese di erba verde e poco altro, stanno diventando sempre meno di moda. Si fanno largo invece campi da golf che manipolano l’ambiente circostante il meno possibile, sfruttando ciò che la natura dà loro. Oltre che essere più green, i percorsi così pensati sono anche più interessanti: invece di essere un fastidio, le peculiarità del terreno e dell’ambiente vengono integrati nelle buche.

Qualcuno si è spinto addirittura oltre: come visto nell’articolo dedicato, una coppia di biologi ha usato i campi da golf per salvare alcune specie in via d’estinzione. Tutto merito di piccoli stagni popolati con piante belle e utili, così da creare l’ambiente ideale per insetti e animali a rischio.

Infine, in alcune zone i campi da golf hanno introdotto spazi verdi invece che distruggerli. Basti pensare alle oasi nel deserto create a Dubai o in alcune aree degli Stati Uniti. Là dove prima c’era solo sabbia, adesso ci sono ettari di verde e di alberi.

Modi per rendere il golf più green

Ormai dovrebbe essere chiaro: non è mai tutto bianco o nero. I campi da golf hanno indubbiamente delle criticità, ma è sbagliato demonizzarli a prescindere. Al più, bisognerebbe spingere per una maggiore presa di coscienza di certi problemi, così da limitarli nei limiti del possibile. Emblematico è il caso del Mirimichi Golf Club, ovvero il campo da golf realizzato da Justin Timberlake.

Il Mirimichi è uno splendido esempio di campo da golf ecosostenibile. Per evitare gli sprechi, si utilizzano metodi all’avanguardia di irrigazione e di recupero dell’acqua. I diserbanti e i concimi tossici sono banditi e il percorso è pensato per favorire la fauna locale. Infine, tutti gli apparecchi e la clubhouse sfruttano energie rinnovabili.

Pur essendo stato uno dei primi campi da golf davvero green, il Mirimichi non è più un’eccezione: i club con questa filosofia si stanno moltiplicando, per la gioia dell’ambiente e dei golf addict.


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