Quando non sai se un campo da golf ha un dress code oppure no, la polo è una certezza: comoda ed elegante, va bene sia nel campo da golf dietro casa sia nei campi da golf più esclusivi del mondo. Perché è così? Quando e come la polo è diventata l’indumento del golf per eccellenza?
Perché si indossa la polo
Immagina di fare uno swing indossando camicia e doppiopetto, oppure con una gonna lunga, oppure con un corsetto indosso. Benché innumerevoli golf addict l’abbiano fatto per anni – decenni! – non è esattamente la scelta più comoda. Ecco perché, dopo decenni di scomodità, i giocatori hanno iniziato a cercare qualche alternativa. La polo è risultata il compromesso migliore.
Benché le cose stiano pian piano cambiando, molti golf club rimangono ambienti abbastanza tradizionalisti. Dato che il golf è considerato uno sport da gentiluomini, si richiede un minimo di eleganza sul campo e una certa sobrietà nei modi. D’altra parte, si tratta pur sempre di uno sport e nessuno ha voglia di tornare a giocare in giacca e cravatta.
La polo è considerato un capo semi-formale, che quindi ben si adatta a situazioni nelle quali devi essere elegante ma non troppo ingessato. Come su un campo da golf, appunto. Allo stesso tempo, è un capo comodo e dalle linee semplici, che ti consente di fare movimenti ampi.
Da quando lo si fa
Fino agli anni 30’, il dress code sul campo da golf prevedeva camicia, gilè lavorato a maglia e pantaloni alla zuava. Meglio del look giacca e cravatta, ma comunque molto diverso da quello che oggi definiamo un look sportivo. Tutto cambia nel 1929, grazie a René Lacoste.
Lacoste è un giocatore di tennis professionista e un imprenditore. Alla fine degli anni ‘20, il tennis ha lo stesso problema del golf: essendo uno sport per gentiluomini, i tornei impongono dress code eleganti ma poco compatibili con l’attività sportiva. Come molti altri, Lacoste è stufo della situazione. Al contrario degli altri, però, cerca una soluzione.
Nel 1929, appunto, Lacoste inventa la polo. Nel 1933, durante il suo ultimo U.S. Open, la indossa per la prima volta. Da bravo imprenditore, sfrutta l’evento come partenza per una enorme campagna di marketing, volta a trasformare la polo nel nuovo standard per il tennis.
Il marketing della polo va molto meglio del previsto: ben presto, altri sport iniziano ad adottare la nuova maglia semi-formale. Tra questi ci sono il rugby e, ovviamente, il golf.
Le polo da golf sono particolari?
Se non hai una polo specifica per il golf, va benissimo anche una polo standard. Ciononostante, al giorno d’oggi ci sono polo specifiche per il golf, con differenze di design e di materiali.
Le polo che si usano per lo sport sono realizzate in materiali traspiranti e leggeri, pensati per controllare la sudorazione e mantenere la pelle asciutta. Ad esempio, le polo H19 sono 100% cotone Makò, che le rende morbide e super traspiranti. Una polo standard può essere realizzata perfino in materiale sintetico, invece.
Le polo da golf hanno inoltre maniche 1-2 cm più lunghe delle altre, sono meno aderenti e sono quasi sempre button down: collo rovesciabile con alette a punta, in contrapposizione al colletto alla coreana.
Di solito, le polo usate per il golf sono unisex: se la misura è quella giusta, possono essere indossate sia da uomini sia da donne. Ciononostante, molte polo da donna sono un po’ più svasate in vita, pur mantenendo una linea semplice e che non segna la figura.
In definitiva, se è la prima volta che metti piede su un campo da golf, usa pure una polo standard. Se però il golf ti appassiona, è meglio acquistare delle polo concepite proprio per quest’uso.
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