Perché sono 18 le buche del campo da golf?

Il campo da golf per eccellenza ha 18 buche, ormai è dato per scontato. È vero che esistono campi da golf con 12 buche, 9 buche, perfino con 3 buche. Ciononostante, lo standard onnipresente nell’immaginario comune rimane quello da 18 buche. Eppure non è sempre stato così, tant’è che i campi da golf con 18 buche hanno una data di nascita ben precisa: 3 ottobre 1764, Scozia.

I primi campi da golf quante buche avevano?

Dato che il golf è nato pressapoco nel 1400, per almeno 350 anni i campi da golf hanno avuto un numero di buche diverso dal 18. Quale? In realtà, rispondere è impossibile perché non esisteva uno standard vero e proprio.

Non abbiamo tantissime informazioni a riguardo: le associazioni di giocatori erano ancora poche e poco organizzate, quindi producevano poca documentazione. Una cosa pare abbastanza chiara, però: si giocava a golf con quello che si aveva a disposizione.

A seconda delle dimensioni del terreno e della conformazione, si creava un percorso con un numero di buche ad hoc. Di conseguenza, ciascun campo da golf aveva un numero di buche tutto suo. Ad esempio, il campo di golf di Leith aveva solo 5 buche, mentre North Inch a Perth ne aveva 6. Il famoso Old Course ne aveva ben 22, invece, proprio perché lo spazio era molto di più.

La cosa più interessante è che il numero di buche poteva anche variare. Se per qualsiasi ragione l’associazione otteneva un pezzetto di terra in più, nulla le impediva di aggiungere una o due buche al percorso.

E per le gare?

Nei suoi primi secoli di vita, il golf non aveva tornei professionali. Gli appassionati si sfidavano per decidere chi fosse il migliore, mettendo in palio questo o quel premio, ma eravamo ben lontani dal business che c’è oggi intorno alle gare. Di conseguenza, anche l’approccio al numero di buche del campo da gioco era piuttosto morbido.

Se la gara veniva disputata in un campo con poche buche, si risolveva il problema giocandole più volte. Gli organizzatori progettavano dei giri asimmetrici lungo il campo da gioco, affinché i contendenti potessero affrontarsi su un percorso di 16-19 buche.

Non c’era un numero massimo o minimo di buche da giocare, motivo per cui la lunghezza del percorso cambiava da una competizione all’altra. Piuttosto, l’obiettivo era affrontarsi su un campo da golf che non fosse né troppo corto né troppo lungo. Insomma, ottenere una gara appassionante e combattuta, che però non risultasse sfinente per giocatori e giudici.

Ed è qui che entra in gioco l’Old Course.

Tutta colpa dell’Old Course del St Andrews

Nel 1764, l’Old Course esiste da almeno 200 anni ma non ha un numero di buche precise. All’inizio il campo ha 12 buche, di cui 10 vengono giocate due volte per ottenere un percorso da 22 buche. Le giocate sono belle lunghe e ai membri della Society of St Andrews Golfers va bene così. Finché non si decide di organizzare un torneo, quanto meno.

Parliamo ancora dei tornei accennati sopra, cui partecipano pochi appassionati. In questo caso specifico, gli associati mettono in palio il titolo di Capitano e un bastone d’argento. Peccato che il percorso non convinca del tutto: ci sono un paio di buche che sembrano troppo corte rispetto alle altre. Forse bisognerebbe rimettere mano al percorso.

I membri dell’associazione si ritrovano e decidono di accorpare le ultime due buche, affinché diventino un’unica buca più lunga. Il nuovo campo ha quindi 10 buche, di cui 8 vengono giocate due volte. Un percorso da 18 buche in tutto, con buche più lunghe e molto più appassionanti. Il tutto viene messo a verbale ed è per questo che sappiamo tutto questo.

Alla fine della gara, i partecipanti si dichiarano soddisfatti dalla nuova soluzione. Così tanti soddisfatti che, pur con le modifiche successive al campo, mantengono il percorso da 18 buche.

Per qualche decennio, gli altri campi da golf continuano a realizzare percorsi con un numero di buche variabili. Finché la vecchia Society, diventata nel frattempo il Royal & Ancient Golf Club, non diventa un punto di riferimento per il mondo del golf. A quel punto gli altri golf club iniziano a imitare il percorso dell’Old Course e tutto il resto è storia.


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