I caddie sono tra le figure più emblematiche nel golf. Siamo abituati a vederli un po’ come le ombre dei grandi giocatori, coloro che stanno loro accanto nelle vittorie e nelle sconfitte. Quando nasce la loro figura? In un certo senso, potremmo dire che è antica quanto lo stesso gioco del golf. E, proprio come il golf, si è evoluta nel corso dei secoli e dei decenni.
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Dall’acqua alle sacche da golf
Si dice che la prima a usare la parola “caddie” sia stata la regina di Scozia Maria Stuart, come accennato anche nell’articolo “Gli scozzesi hanno inventato il golf che conosciamo”. Non abbiamo prove solide che sia stata proprio lei a inventare termine e professione, ma una cosa è abbastanza chiara: il termine “caddie” deriva dalla parola francese “cadet”.
Il “cadet” – letteralmente “ragazzo” – era il più giovane in una famiglia aristocratica; il cadetto, appunto. La prima comparsa ufficiale nella lingua inglese risale al 1610, ma è probabile che il termine venisse già usato da qualche tempo. Secondo alcuni studiosi, potrebbe fare riferimento all’abitudine della regina di farsi portare la sacca dai figli cadetti della nobiltà. Si tratta però di speculazioni.
Ciò che sappiamo è che nel 1700 “caddie” era il termine scozzese per indicare il ragazzo delle consegne. I caddie – o cady, caddy, cadie e altre varianti – erano coloro che trasportavano l’acqua da una parte all’altra della città. Erano figure così importanti da avere addirittura un’associazione di categoria, con tanto di regolamenti e tasse interne. Oltre che l’acqua, però, di tanto in tanto trasportavano anche le sacche da golf.
I primi veri caddie
Nell’edizione del 1730 dello Shorter Oxford Dictionary, la parola “caddie” veniva usata per indicare i ragazzi delle consegne. Poco più di un secolo dopo, nell’edizione del 1857, il dizionario indicava invece il caddie come colui che trasportava le sacche da golf. Nel mentre, quindi, la figura si era andata specializzando.
A onor del vero, però, esistevano già dei caddie specializzati nei trasporti sui campi da golf. Il primo di cui conosciamo il nome fu Andrew Dickson e lavorò come caddie per il Duca di York nel 1681, durante il torneo tenutosi sui link di Leith. Anni dopo, diventò un importante produttore di mazze da golf a Edimburgo.
Degli altri sappiamo poco o niente. Per la gran parte erano ragazzi molto giovani che guadagnavano qualcosa trasportando borse. In altri casi, i caddie erano ex giocatori diventati troppo anziani per competere, che quindi facevano anche da consiglieri per i golfisti più giovani.
Il ruolo dei caddie nella segregazione razziale
Man mano che il golf prendeva piede negli Stati Uniti, divenne un ulteriore terreno di scontro tra le diverse etnie che abitavano – e abitano – il Paese. Come visto nella storia di Jim Dent, per le minoranze l’unico modo per accedere ai golf club era lavorare come caddie.
Lo stesso Augusta National Golf Club, gioiello del golf statunitense, era un pessimo esempio di segregazione razziale. È famosa la frase di uno dei fondatori, Clifford Roberts, che disse: “Finché sarò vivo, tutti i golfisti saranno bianchi e tutti i caddie saranno neri.” E in effetti fu così per decenni: fino agli anni ‘80, i caddie del golf club erano tutti di colore. Le cose iniziarono a cambiare solo nel 1982.
Il torneo Masters si gioca ogni anno presso l’Augusta; per decenni, i giocatori potevano poggiarsi solo a caddie interni al club, che erano tutti di colore. Dopo anni di proteste, nel 1982 venne rilasciata una comunicazione: dall’edizione del 1983 in poi, i giocatori avrebbero potuto portare i propri caddie. Quella fu la prima edizione in cui comparvero dei caddie bianchi sui green dell’Augusta.
Fu però solo nel 1990 che il club accettò il suo primo socio di colore, Ron Townsend; servirono altri vent’anni affinché si aprisse anche alle donne, ma questa è un’altra storia. La vera rivincita contro le parole di Roberts arrivò nel 1997, quando un giovanissimo Tiger Woods vinse il torneo Masters affiancato da un caddie bianco.
Non solo un portaborse
Al di là delle implicazioni nella lotta per i diritti civili, le proteste dei golfisti negli anni ‘80 avevano anche una valenza pratica.
Ormai da decenni, esistono strumenti più economici e comodi dei caddie per trasportare le sacche da golf. Non ha più senso pagare una persona perché faccia solo quello, tant’è che molti piccoli giocatori non hanno un caddie.
Al giorno d’oggi, il caddie è molto più di un semplice portaborse: è un consigliere, un assistente, spesso anche un amico. È diventato una figura professionale complessa, ben lontana dai ragazzini che si guadagnavano qualche soldo trasportando sacche.
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