Il vero golf addict fa di tutto per giocare tutto l’anno, perfino quando fa troppo freddo o troppo caldo per i giocatori meno stoici. Ci sono però contesti nei quali giocare a golf è obiettivamente complicato, tipo quando sei in spiaggia.
A meno che tu non sia in un resort sulla spiaggia con relativo campo da golf, difficilmente potrai giocare a golf. Difficilmente, ma puoi sempre provare con il beach golf.
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Cos’è il beach golf
Esistono campi da golf sulla sabbia, in giro per il mondo. Uno dei più famosi è Al Ghazal a Dubai, un percorso fatto solo di sabbia con tee in erba sintetica, per fornire un minimo di supporto quanto meno in partenza. Il beach golf è una cosa diversa.
Il creatore del beach golf è Mauro De Marco, imprenditore, golf addict, Presidente del Beach Golf Sport Association. Lo sport nasce nel 1990 a Pescara e si svolge su spiagge normali, dove le persone passano le giornate tra ombrelloni e mare. Niente campi ad hoc, quindi.
Come vedremo nel prossimo paragrafo, il beach golf è una variante semplificata del golf tradizionale. L’obiettivo di De Marco è infatti creare uno sport divertente e che possano giocare un po’ tutti, che avvicinare al golf anche gli scettici; lo stesso principio che ha portato alla nascita di realtà come TopGolf, dedicate a chi vuole scoprire il golf in maniera graduale.
Quali sono le differenze con il golf tradizionale
Qualche differenza l’abbiamo già iniziata a vedere: il beach golf è una versione semplificata del golf, con meno regole e più gioco di squadra. Si gioca infatti in team di 2 persone (idealmente, una persona agli inizi e un golfista esperto), che si sfidano l’un l’altro lungo 2 km di spiaggia.
La spiaggia è quella del lido in cui si gioca, con tanto di bambini che corrono tra gli ombrelloni e cani pronti a fregarsi la pallina. Non ci sono limiti e gli ombrelloni (nonché chi ci sta sotto) sono considerati ostacoli al pari dei bunker in un campo da golf tradizionale. Insomma, siamo ben lontani dalla tranquillità delle Montagne Rocciose.
Abbiamo detto che la folla fa parte del gioco; cosa succede se colpisci qualcuno con la pallina? Onde ridurre al minimo i rischi di trauma cranico, le palline usate sono in schiuma poliuretanica, molto più morbide e leggere delle palline da golf usate oggi e in passato.
Dato che il percorso non è delimitato in modo netto, il beach golf prevede dei “guardalinee” che accompagnino le squadre ed evitino che qualcuno si perda per strada.
Cosa serve per giocare
L’attrezzatura è quasi identica a quella usata per giocare a golf: set di mazze da golf e palline; la differenza principale sta proprio nelle palline, che devono essere adatte a giocare in mezzo alle persone. Inoltre, le mazze migliori sono quelle pensate per gli ostacoli di sabbia, per ovvi motivi.
Di soliti, il tee è costituito da un tappeto di erba sintetica, proprio come quello che si usa per giocare nel deserto. Il limite estremo della spiaggia è invece delineato da un nastro retto dai guardalinee di cui sopra.
Non servono altre attrezzature per giocare a beach golf e, dato il tipo di ambiente, nemmeno un abbigliamento particolare: il costume da bagno va benissimo.
In definitiva, il beach golf è una variante leggera per chi vuole provare il gioco senza impegno e per chi non vuole rinunciare a qualche tiro in vacanza.
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